SANREMO. Sarebbe interessante riprendere il vecchio discorso di portare in giro per il mondo le canzoni di Sanremo come si è fatto in passato e con successo.

Far viaggiare la musica italiana, e quella napoletana in particolare, nei nuovi continenti è la volontà di chi vorrebbe che alcune italiche canzoni raggiungessero quei successi che meritano, perché la melodia, che è nata nel nostro Paese, si sa bene esprimere ancora oggi e non ha eguali al mondo.

L’Italia avrebbe dunque tutte le caratteristiche per riuscire ad imporsi nel panorama musicale mondiale, se soltanto ci fosse qualcuno qui da noi in grado di ragionare con la testa, piuttosto che pensare solo al profitto come, purtroppo, avviene oggi dove la musica e solo materia di mercificazione speculativa e per niente culturale. E questo nonostante i dischi non siano più così commerciabili come un tempo, però è anche vero che ci sono altre formule di vendita, quelle on line ovviamente che sono, oltretutto e fortunatamente, più accessibili a tutti, a scapito delle major internazionali le quali hanno trovato comunque altri metodi per incassare denari: mercificare direttamente gli artisti e più importanti sono, meglio si possono vendere alle televisioni, alle radio, sulle piazze soprattutto e sul web.

La città di Sanremo non sarebbe naturalmente in grado di supportare da sola questi grandi progetti internazionali, per cui avrebbe bisogno di partner importanti che comprendano le esigenze di ricercare nuovi mercati, anche turistici che farebbero molto comodo a località come Sanremo, appunto. Poi c’è il nuovo Ministero della Cultura, ci sono i Beni Culturali, il Ministero del Turismo, ma nessuno di questi Enti Pubblici pensa alla musica se non a quella Lirica e Operistica, mentre quella cosiddetta Pop non se la filano proprio, basta vedere quello che il Ministro Dario Franceschini cosa ha fatto in passato per questa linea musicale. Quindi spetterebbe ancora una volta ai Privati muoversi in tal senso e sperare di trovare quelle eccellenze che intendano sponsorizzare, che immettano denaro fresco in una operazione la quale, se non altro, è totalmente scaricabile dalle tasse, sempre e comunque troppo alte.

Certo il momento pandemico non è il più adatto per certi discorsi rivolti al futuro, tuttavia un po’ di speranza a questo mondo musicale bisogna darla perché ne va anche della vita di tantissimi Giovani ai quali rimane solo questo sogno: di cantare la propria musica, quindi Ciao Sanremo, speriamo presto di poter viaggiare

Riflessioni musicali di Ilio Masprone.

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