di Susanna Giusto
SANREMO. Da sempre abbiamo detto e scritto che la storia di Fiorello era solo una manfrina per incrementare curiosità e dare maggiori argomenti al Gossip di giornali e Social che devono produrre per vendere e fare ascolti. E ci sta anche in questo Festival che ha problemi da risolvere ben piú seri e importanti che non dare a retta a queste manovre speculative. D’altronde continuare a fare nomi e cognomi di presenze o assenze dal terzo ed ultimo Sanremo di Amadeus, fa parte della logica popolare che preferisce seguire queste storielline piuttosto che pensare alla pandemia che sta distruggendo la nostra quotidianità.
La prossima settimana a Milano i colleghi potranno ascoltare in anteprima i brani presentati al Festival e, in quell’occasione, si avranno altre certezze sugli ospiti e sulle ballerine di accompagnamento alla conduzione del Duo Fiore e Ama. Che finalmente gongolano dalla gioia di aver trovato la soluzione di tornare insieme: i maligni dicono che era solo una questione di denari e conoscendo chi tratta la questione, non ne dubitiamo affatto. Ma così va il modo dello spettacolo e della tivvù, quindi ce ne facciamo una santa ragione e andiamo avanti per la nostra strada tornado alla drammatica situazione sanitaria sempre piú preoccupante.
A Sanremo la Croce Rossa provinciale è stata allertata ed è pronta per affrontare quest’altra emergenza dentro e fuori dall’Ariston: decine e decine di medici, infermieri e soprattutto moltissimi volontari, sono assolutamente pronti ad intervenire e seguire le istruzioni della Prefettura di Imperia che renderà la zona attorno al teatro bloccata per tutta la settimana del Festival.
La Rai intanto annuncia anche le trasmissioni collaterali al teatro dovrebbero avvenire dal Teatro del Casino Municipale, salvo poi ordini contrari dell’ultimo minuto. Di fatto, il 15 di questo mese di gennaio, verrà emanata una nuova ordinanza governativa per la quale si prevedono altre ristrettezze causate probabilmente dalla zona rossa provocata dalle ultime notizie sui contagi in crescita esponenziale. Il rischio è quello di limitare ulteriormente le attività commerciali per non creare assembramenti, ma la città si rifiuta di accettare questa ipotesi che manderebbe in fumo tutto il lavoro di preparazione dell’unica grande occasione: la settimana del Festival.
Infine, il tanto acclamato Tappetto Rosso del nostro amato conduttore, Gianni Rossi (nella foto mentre intervista) sarà steso nella centrale Via Matteotti?
La domanda la giriamo a mamma Rai.