SANREMO. Siamo alla seconda serata di un Festival della Canzone particolarmente strano, ma comunque bello e con un’audience molto alta. Tuttavia, non è ancora il momento dei bilanci, se mai è l’occasione per tornare a riparlare di quei, a volte confusi, rapporti tra mamma Rai e Comune di Sanremo.
L’argomento è sempre lo stesso, la costrizione per la tivvù di Stato di dover pagare i Diritti sul nome Festival di Sanremo alla città, non è mai stata presa con grande entusiasmo da Rai Uno che si ritrova, ogni tre anni, a ridiscutere cifra e modalità dei versamenti, piú volte anche anticipati, arrivati oggi alla cifra di cinque milioni di euro.
In passato ci sono stati alcuni alti dirigenti della televisione che avrebbero cercato di portar via il Festival della Canzone di Sanremo per organizzarlo a Roma, presso un teatro o comunque in casa Rai e chiamarlo Festival della Canzone Italiana oppure Festival Italiano, senza la parola chiave Sanremo. Ha poi prevalso il buon senso, e alla fine, il giusto riconoscimento al Festival, che è nato a Sanremo, era giusto approvarlo e lasciarlo continuare su questa strada, anzi sul palco prima del Salone delle Feste del Casino Municipale e poi al Teatro Ariston, finché durerà la struttura.
Dopo questa conclusione, tuttavia, i rapporti tra i due Enti Pubblici sono sempre stati piú o meno solo formali e vissuti senza mai troppi entusiasmi.
Ci sono anche stati momenti di alta tensione sia sulla Convezione che sulle presenze in tivvù della città durante l’anno, battaglie comunque quasi sempre vinte dalla Rai che – va ricordato – con Sanremo ha un rapporto di sudditanza, il che ne dicano i diretti interessati da tutte e due le parti. Mai nessun Sindaco si è permesso di mettere in discussione questa Convenzione, però ci hanno quanto meno provato tutti ma senza successo.
In questi ultimi due anni, qualcosa sembra aver convinto la Rai a cambiare atteggiamento nei confronti di Sanremo, forse dovuto al fatto che si stanno muovendo entrambe per realizzare il progetto che prevederebbe la costruzione di un PalaFestival in Piazza Colombo, perché l’interesse è da ambo le parti. Quindi oggi Rai e Comune devono prendere delle decisioni importanti come, ad esempio, che fare di quel Palafiori il cui destino è tutt’ora molto precario.
La Rai sarebbe interessata a prenderlo per tutto l’anno, ovviando al Bando previsto dal Comune. Ma poi chi lo dovrebbe organizzare quel palazzaccio di Corso Garibaldi?