Di Katia Ferrante
L’annuncio del Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri di “esportare” il Festival oltre il Teatro Ariston, per farlo vivere anche nelle piazze della città è sempre stato un suo bel pallino. Plausibile e fattibile certo, se non fosse perché dopo i fatti di Piazza San Carlo di Torino, le norme sulla sicurezza stanno mettendo a rischio moltissimi eventi, specialmente quelli blindati come lo sarà ancora il Festival della Canzone 2018. A Sanremo in tutti questi ultimi anni di esperimenti nelle piazze se ne sono visti tanti e nemmeno tutti molto interessanti, tanto che valga la pena, almeno per alcuni di questi, ripeterli. Oltretutto sono spesso lasciati alla buona volontà di tanti piccoli e improvvisati organizzatori che sperano di ottenere qualcosa dal Comune, mentre però speculano sul nome di Sanremo per fare pubblicità alle loro iniziative. E non sempre lodevoli e controllate. Fino all’anno scorso Piazza Colombo (per fare un esempio) era un macello: Radio mobili e Musica dal vivo insieme creavano tanto di quel frastuono che quel solettone era diventato un inferno e il pubblico sfuggiva e passava senza fermarsi.
Per il prossimo febbraio il nuovo Assessore al Turismo Marco Sarlo, vorrebbe evitarlo quel macello e trovare un’alternativa un po’ più decente e soprattutto utile al pubblico. Altre piazze nelle quali valga la spesa di renderle molto sicure, non ve ne sono o sono troppo piccole per organizzarvi tutto il necessario al fine di renderle molto, ma molto sicure, appunto. Però ci sono le ex carceri, patrimonio dei Beni Culturali di Genova, molto adatte a funzioni cultural promozionali, ma, guarda caso, se le sono nuovamente prese la Rai per i fatti suoi e, oltretutto, economicamente si fa anche dare una mano dallo sponsor ufficiale del Festival, la potente TIM; che segue la Rai anche fuori dagli spot televisivi, ma non fa niente per la città e per i suoi cittadini che la ospitano per il secondo anno. Una location però che salverebbe la situazione e accontenterebbe Sindaco, città, ma anche lo stesso Assessore Sarlo c’è eccome: ed è quel luogo, Pian di Nave (a lato delle carceri) che viene sfruttato da pochi anni.
Di fatto è lo spazio più adeguato e centrale che si possa immaginare, ma ha un solo difetto: che nell’inverno, se fa freddo, là tira un vento bestiale. Per cui, per ovviare al fastidioso problema, si renderebbe indispensabile posizionarci un’elegante tensostruttura (una sorta di PalaFestivalTim?) coperta e riscaldata per un massimo di 500/600 persone; aggiungendo ai lati magari una decina di piccole strutture espositive del settore musicale; poi un piccolo punto ristoro e il gioco sarebbe fatto, così che dalle ore 12 del mattino alle 2 della notte e per tutta la settimana festivaliera, il pubblico soprattutto dei giovani possa avere la possibilità di vedere, ascoltare e vivere momenti musicali e di spettacolo, che facciano divertire tutti quanti: piccoli e grandi.
Sul piano della sicurezza si potrà stare tranquilli perché la Pubblica Sicurezza veglierebbe minuto per minuto, affinché siano garantite tutte quelle indispensabili misure e controlli, affinché nessuno si debba preoccupare e godersi la settimana in santa armonia e nel migliore dei modi. Possiamo dunque dormire sonni tranquilli e lasciare che i nostri figli possano divertirsi con tranquillità, se tutto ciò avverrà? Tutti a Sanremo hanno lo stesso interesse, poi basta volerle fare le cose perché riescano e la TIM potrebbe, eccome se potrebbe, certo che se una spinta la desse anche il buon Claudio Baglioni (Nella foto Biancheri e Baglioni)!