Ancora lui, Carlo Conti con Silvia Toffanin, moglie di Pier Silvio Berlusconi? Un guazzabuglio di interessi intrecciati a favore di chi? Del Festival della Canzone sicuramente No.

1 Ago 2017 | Fuori Festival

Di Illy Masper

ROMA. Questa ci mancava proprio. Se la notizia fosse vera, potremmo dire che Carlo Conti è un voltagabbana e la parola data per lui non ha alcun significato. Perché di fronte agli interessi economici, perché di questo si tratta, le parole si possono benissimo rimangiare tranquillamente; tuttavia il presentatore – se così fosse – dimostrerebbe la sua poca serietà, salvo poi trovare le parole giuste per una giustificazione da dare al pubblico che, secondo lui evidentemente, pensa che si potrebbe bere qualsiasi cosa dica, proprio quel pubblico che lo ha seguito ed apprezzato per tre anni, ma che adesso potrebbe aggiungere questo commento: “è come tutti gli altri, di fronte al Dio denaro, non c’è serietà che tenga”. 

E come dargli torto. Tutto questo poi perché? Per non creare ulteriori attriti tra Rai e Mediaset, visto che si vorrebbe portare dietro Silvia Toffanin (nella foto) che dice di apprezzare tantissimo, mentre a lei un’occasione così non le capiterà mai più? Ma al pubblico quanto interessano queste beghe interne tra televisioni; al pubblico cosa interessa se Conti prima smentisce e poi tratta di nascosto con la tivù di Berlusconi per andare a dirigere le sue reti come direttore artistico. Semmai interessa solo a lui perché se facesse un passo del genere avrebbe le sue buone ragioni, oltre ad una montagna di denari. E il pubblico comunque continua a non essere interessato a tutto ciò, anzi praticamente non gliene frega nulla. Se mai è Conti che deve stare attento a non crearsi l’alone dell’uomo piglia tutto finché sei in tempo.

Ma deve stare anche attento a non fare la fine che fece Pippo Baudo quando, in allora, cambiò bandiera passando dalla Rai al Biscione di Milano; la sta pagando ancora oggi. Quanto poi scrivere che il Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri abbia dato il suo parere positivo ad un eventuale ritorno all’Ariston di Conti, ci sembra una boutade puramente giornalistica. Cos’altro potrebbe dire, oltretutto sappiamo bene che in queste scelte artistiche Sanremo non ha mai contato nulla; tanto meno in questo momento che la città dei fiori ha ben altri problemi più urgenti che non occuparsi del presentatore del Festival.

Mentre ci auguriamo che la notizia non sia da prendere troppo sul serio, aggiungiamo anche che Carlo Conti, eventualmente, dovrebbe fare bene i suoi “conti” perché tornare all’Ariston dopo aver spergiurato al mondo di non venirci per tanti altri anni, si potrebbe ritrovare di fronte ad un pubblico che non abbia più tanta voglia di apprezzarlo come prima. Quindi c’è il serio rischio, tra l’altro, che questo 68° Festival di transizione (ma non si capisce perché) non possa avere il successo degli ultimi tre.

Questo lo si preannunciava già durante il Festival passato, anche Conti lo aveva più volte ribadito e adesso vuole ritornare, ma perché? Per subire un’eventuale sconfitta personale? Ed infine la Rai che interesse ha a voler accreditare un guazzabuglio tra reti pubbliche e private, dando da pensare che dietro a tutto ciò ci sia chissà quale altro movimento dantesco, oltre che economico.

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