Di Illy Masper
La voce circola da qualche mese, ma si fa sempre più insistente. E così il Palafiori, per il prossimo Festival del 2018, rischia di rimanere senza quella spina dorsale di un appuntamento ormai classico: “Casa Sanremo”, anima viva della struttura di Corso Garibaldi. Questa sì, una spina nel cuore di un’amministrazione che non sa che pesci pigliare in proposito. La causa principale che potrebbe indurre il Patron luca-napoletano Vincenzo Russolillo (nella foto con il suo socio Fofò) ad abbandonare il Palafiori (o addirittura anche Sanremo) in modo definitivo è soprattutto la condizione economica imposta dal Comune che gli ha applicato, per il solo periodo del Festival, un costo d’affitto di ben 125.000 Euro.
E così i 10 anni festeggiati durante lo scorso Festival rischiano di essere vanificati. O peggio cancellati dalla storia festivaliera, sempre più incerta. Una struttura che a tutt’oggi non trova soluzioni mentre l’annunciato nuovo Bando per aggiudicarlo ai privati è sempre più lontano.
Un’alternativa tuttavia potrebbe essere quella, più volte paventata, di trasformarlo in un bel Parking a pagamento. In questo modo la città risolverebbe definitivamente qualche problemino. Ma non sarà così, anzi! Si pensa al sogno di costruire addirittura un PalaFestival che, probabilmente, potranno vedere solo i nostri nipotini. Ad oggi però pare ci sia, da parte della Rai, un minimo di interesse ad “acquisire” (non si sa bene in che modo o in che formula) il Palafiori per sfruttarlo durante il Festival (per il Dopofestival?) ed anche nel corso dell’anno per altre occasioni, sempre di produzioni Rai.
Se questo miracolo si avverasse, non è detto che il buon Russolillo (al quale non mancano le capacità dialettiche per convincere!) possa trovare la strada per re-inserire la sua “Casa”, oltretutto a costi più ridotti che non quelli attuali.
Il destino del Palafiori, del concorso canoro Area Sanremo (tutt’ora in alto mare) e della stessa Orchestra Sinfonica (in perdita da fallimento economico), saranno argomenti che il Sindaco della città Alberto Biancheri dovrà affrontare insieme al rinnovo della convenzione per il Festival ormai scaduta. Temi importanti che allontanano ogni decisione, tutto ciò mentre l’estate è alle porte e il Turismo lamenta ritardi organizzativi.
In queste settimane si discute comunque di Festival, di nuove prospettive. Si prendono contatti anche con qualche Radio importante per studiare, valutare nuove possibilità collaborative. Ma anche per espandere il discorso di Area Sanremo (che dovrebbe essere smantellata e rifatta da cima a fondo con nuove regole, amministratori e quant’altro).
Ma tutto ciò è prematuro perché bisogna capire innanzitutto quanto Sanremo e la Rai decideranno insieme sul da farsi. Sia sul Festival sia su quello che gli ruota attorno. Di quanto si pensa e di quanto si vocifera, oggi in città, sono solo parole ad un vento di tramontana che si abbatte ogni volta su questioni importanti.