Ma è in arrivo il nuovo PalaFestival: sogno o realtà?
SANREMO. Il Festival del duo Ama/Fiore procede spedito al Teatro Ariston, senza pubblico, come si è
visto, e quasi tutto dedicato per il Palcoscenico ricavato eliminando ben 18 file di poltrone.
Un Palco decisamente adeguato alla tipologia di un evento così importante, non magari in larghezza, ma quanto meno in profondità. Il colpo d’occhio televisivo è stato davvero eccezionale, al punto che ci sarebbe però da chiedersi: ma l’anno prossimo come farà la Rai a rientrare di quelle misure e tornare indietro, sempre che tutta questa pandemia sia finita?
Una risposta ci sarebbe: lavorare sul progetto di costruzione del nuovo PalaFestival previsto in Piazza Colombo dal costo complessivo di ben 50 milioni di Euro.
Detta così potrebbe sembrare poco piú che una battuta, invece se ne parla da tempo e da molto tempo il Comune di Sanremo pensa a realizzare questa bellezza considerata un sogno o realtà, di un PalaFestival perché assolutamente convinto che il Teatro Ariston ormai sia obsoleto, vecchio e inadeguato alle esigenze, soprattutto quelle televisive.
Di progetti depositati in Comune ce ne sono, prima previsti in periferia poi, improvvisamente spunta l’eccellente idea di Piazza Colombo il ché stupisce molto, perché se le cose andassero in questo verso, la città potrebbe gridare al miracolo, sempre che lo vedano almeno i nostri figli.
Di fatto l’Amministrazione ha oramai liberato quasi tutta l’area della piazza quindi, in teoria, i lavori potrebbero anche partire dopodomani. Ma resta l’incognita piú grande: dove trovare tutti quei soldi, che non sono proprio pochi, per dare il via alla costruzione del mega palazzo? Secondo indiscrezioni ne stanno parlando Comune e Regione nel quadro delle operazioni di riqualificazione urbana della giunta Toti recentemente rieletta.
Un PalaFestival in piazza Colombo, riqualificherebbe sicuramente il volto del centro di Sanremo, accentrerebbe l’interesse e diventerebbe il fiore all’occhiello. La particolare dimensione della piazza e la
posizione permetterebbero di mantenere bassa l’altezza della struttura, dall’alto della piazza, dando aria e
luce alla soluzione. Un PalaFestival che avrà la capacità da un lato di risolvere una volta per tutte le esigenze del Festival e di altri spettacoli, ma anche di realizzare congressi con ricadute quali il rilancio del
commercio e permettere ai tanti alberghi di puntare sull’apertura continua.
La stessa Rai, che da anni si lamenta dei problemi di spazio, si è data molto disponibile (per il momento a
parole) alla collaborazione, al punto che durante questo strano e inconsueto Festival potrebbero scaturire
nuove notizie a riguardo al punto da interessare anche la stampa nazionale presente dando così qualche
spunto in piú ai colleghi per uscire un po’ dall’ambito strettamente musicale. Festivalnews ne aveva giusto parlato il 7 febbraio 2020, che nell’era Covid sembra decenni fa.
Dal Comune fanno sapere che, oltre alla Regione, alcune proposte ci sarebbero, che la stessa Rai si è data molto disponibile (per il momento a parole) alla collaborazione, al punto che durante questo strano e inconsueto Festival potrebbero scaturire nuove notizie a riguardo al punto da interessare anche la stampa
nazionale presente dando così qualche spunto in piú ai colleghi per uscire un po’ dall’ambito strettamente
musicale.
In fondo sarebbe una bella notizia per un momento sanitario così drammatico, puntare ad un progetto di
quel livello farebbe salire anche le quotazioni internazionali di una Sanremo che si sta arrampicando sui
vetri pur di sopravvivere.
L’economia della città dei fiori, quei pochi rimasti, di una casa da gioco che non
gioca piú da tempo, della musica che non c’è durante l’anno, oggi allo stremo, potrebbe risalire la china e
puntare ad un futuro piú roseo, magari con un’Amministrazione un po’ piú aggressiva e capace nel
prendere decisioni. Sarà, dunque, un PalaFestival a rilanciare questa bella località di mare azzurro e
pulito? Questo sì.
Di Illy Masper.