Mahmood e Blanco – Brividi

1 Feb 2022 | Artisti Premiati, Cantanti e Canzoni

VINCITORI 72° FESTIVAL DI SANREMO 2022

Hanno rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest, il 10-12-14 maggio, 2022 a Torino.

Brividi è il titolo del brano in gara al Festival di Sanremo 2022 portato da Mahmood e Blanco. I due sono rapper molto conosciuti nella scena odierna e considerati tra i più apprezzati da pubblico e colleghi. Scopriamo più da vicino chi sono e qualche curiosità su entrambi prima di vederli dal vivo su Rai 1 dal primo febbraio prossimo. Mahmood, nome d’arte di Alessandro Mahmoud nato a Milano nel 1992, è saltato alla ribalta proprio grazie alla vittoria del Festival di Sanremo nel 2019 con il brano Soldi. Lo stesso lo ha consacrato e fatto scoprire ai più, pure a livello internazionale grazie alla partecipazione di diritto all’Eurovision Song Contest. Qui si è piazzato secondo in classifica, riscuotendo comunque notevoli consensi e una gradita e inaspettata accoglienza anche all’aeroporto di Tel-Aviv prima della ripartenza verso l’Italia.

In realtà Mahmood ha alle spalle già un notevole background e ha scritto moltissimi testi per altrettanti colleghi: il primo brano co-firmato è del 2017, Luna, nel quale duetta con il rapper Fabri Fibra. Ma annoveriamo anche Presi male per Michele Bravi, con il quale duetta sulla stessa traccia, Nero Bali interpretato da Elodie e Michele Bravi, Hola e Rivoluzione per Marco Mengoni, Doppio Whisky per Guè Pequeno, Andromeda di Elodie co-scritta con Dardust e altre. Blanco, nome d’arte di Riccardo Fabbriconi classe 2003, è stato scoperto dai più nel 2021. È stato l’inciso urlato di Mi fai impazzire, decisamente orecchiabile, nonché il ritornello del pezzo omonimo ad aprirgli la strada la scorsa estate tra i vari festival nazionali. Il brano ha visto la partecipazione del rapper Sfera Ebbasta, ma non è l’unico che ne ha notato il talento esponendosi in un featuring.

Tra gli altri colleghi che già hanno lavorato con Blanco ci sono Salmo, Madame e Marracash. Blanco, come lo stesso Mahmood, punta molto sui testi, sulle parole ed entrambi sono cresciuti ascoltando, prima ancora del rap e prima di abbracciare definitivamente lo stile hip hop, i capisaldi del cantautorato italiano come Lucio Battisti, tanto per citarne uno. Insieme, Blanco e Mahmood, delizieranno critica, sala stampa e pubblico al Festival di Sanremo 2022 con il brano Brividi che, stando alle indiscrezioni, dovrebbe mettere in risalto il timbro vocale di entrambi. In particolare gli esperti dicono che Mahmood abbia dalla sua un timbro vocale molto riconoscibile e melodioso, caratteristici sono i suoi vocalizzi, mentre Blanco ha una voce giovane, fresca ma al contempo calda e anch’essa armoniosa.

Qualche curiosità su Blanco e Mahmood? Il primo, con il singolo Notti in bianco, ha raggiunto in un mese oltre 130 mila visualizzazioni su YouTube. Il giovane cantautore si è approcciato alla scrittura di testi per caso, per fare colpo su una ragazza ha dichiarato nelle sue prime interviste web. Inoltre ha affermato che, grazie alla scrittura, riesce a far emergere due lati contrastanti della sua persona, l’essere profondo e genuino e il lato più trasgressivo e audace.

Tra gli artisti nazionali che lo hanno ispirato da piccolo anche Lucio Dalla, Adriano Celentano e Pino Daniele, mentre tra quelli attuali spicca Achille Lauro. Mahmood invece ha partecipato a X-Factor nel 2012 ma senza riuscire a farsi notare degnamente, fu eliminato la terza puntata. Ha però vinto Area Sanremo nel 2015 e l’anno successivo ha partecipato al Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte con il brano Dimentica aggiudicandosi il quarto posto.

Chissà, i due artisti riusciranno a farci venire davvero i Brividi con l’omonimo brano al Festival di Sanremo 2022 in partenza?

https://youtu.be/MA_5P3u0apQ

Canzone

Interprete: Mahmood e Blanco
Brano: Brividi
Autori: 
di A. Mahmoud – R. Fabbriconi – M. Zocca – A. Mahmoud – R. Fabbriconi
Ed. Music Union/Eclectic Music Group/
Universal Music Publishing Ricordi/Milotic/Morning Bell – Milano

Ho sognato di volare con te
Su una bici di diamanti
Mi hai detto sei cambiato,
Non vedo più la luce nei tuoi occhi
La tua paura cos’è?
Un mare dove non tocchi mai
Anche se il sesso non è
La via di fuga dal fondo
Dai non scappare da qui
Non lasciarmi così
Nudo con i brividi
A volte non so esprimermi
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
E ti vorrei rubare un cielo di perle
E pagherei per andar via,
Accetterei anche una bugia
E ti vorrei amare ma sbaglio sempre
E mi vengono i brividi, brividi, brividi
Tu, che mi svegli il mattino
Tu, che sporchi il letto di vino
Tu, che mi mordi la pelle
Con i tuoi occhi da vipera
E tu, sei il contrario di un angelo
E tu, sei come un pugile all’angolo
E tu scappi da qui, mi lasci così.
Nudo con i brividi
A volte non so esprimermi
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
E ti vorrei rubare un cielo di perle
E pagherei per andar via,
Accetterei anche una bugia
E ti vorrei amare ma sbaglio sempre
E mi vengono i brividi, brividi, brividi
Dimmi che non ho ragione
Vivo dentro una prigione
Provo a restarti vicino
Ma scusa se poi mando tutto a puttane
Non so dirti ciò che provo, è un mio limite
Per un ti amo ho mischiato droghe e lacrime
Questo veleno che ci sputiamo ogni giorno
Io non lo voglio più addosso
Lo vedi, sono qui,
Su una bici di diamanti, uno fra tanti.
Nudo con i brividi
A volte non so esprimermi
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
E ti vorrei rubare un cielo di perle
E pagherei per andar via,
Accetterei anche una bugia
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre
E mi vengono i brividi, brividi, brividi.

Analisi del testo

Eccoci ad una canzone che parla come in una preghiera e che si rivolge ad un tu che continuamente si sottrae con una struttura metrica fortemente anaforica cioè che ripete uno o più parti del testo.
Diciamo quindi un sì al progetto e all’impalcatura di una canzone che sedimenta il sapore della tradizione proprio nella forma.
Ma non convince tanto la scelta stilistica, a tratti un po’ piatta, scontata senza punte divergenti.
Anche là dove si introducono elementi interessanti, come la bugia, la prigione, la paura…non sembrano dare corpo ad una vera profondità narrativa.
Troppe rime forse che rendono un po’ ingenuo il testo, ad una prima lettura, anche se sappiamo la tecnica e la competenza dei due musicisti in gara.

I brividi davvero si perdono in un testo che è troppo comodo per dare sensazioni forti.
Anche l’amore sembra proprio rimanere sullo sfondo, sotto un cielo di perle che francamente ammutina.

Ed anche la bici di diamanti per fortuna…non è per sempre.

Foto di: Bogdan ‘Chilldays  Plakov – e di ©Duilio Rizzo

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