Irama, classe 1995 nato a Carrara, è il nome d’arte di Filippo Maria Fanti. L’artista, definito cantautore e rapper, ha mosso i suoi primi passi nel mainstream grazie al programma TV Amici di Maria De Filippi, anche se di fatto aveva già avuto esperienze discografiche con diverse etichette prima del talent. Il Festival di Sanremo 2022 è il suo terzo: il primo l’ha vissuto in veste di nuova proposta con il brano Cosa resterà nel 2016, mentre nel 2019 con Cuore di latta ha gareggiato tra i big ed è arrivato al settimo posto. Infine l’ultima partecipazione sanremese risale all’anno scorso, 2021, dove si classificò quinto con il pezzo La genesi del tuo colore. A causa di un positivo al Covid-19 nel suo entourage Irama fu costretto a non esibirsi live, ma venne mandato in onda il video delle prove. Irama quest’anno presenta Ovunque sarai sul palco del Festival di Sanremo 2022 e noi di Festivalnews vi terremo aggiornati sulle prossime indiscrezioni sul testo, sulla tematica del brano e su eventuali dichiarazioni in anteprima sulla sonorità e varie. Nelle ultime edizioni con Amadeus come Direttore Artistico c’è molto riserbo riguardo alle canzoni in gara, salvo pubblicazioni social non consentite come quella dell’anno scorso di Fedez e di Gianni Morandi di pochi giorni fa.
Ma facciamo un passo indietro, Irama si fa conoscere soprattutto grazie al già citato talent show Amici nel 2018, che vince. Si aggiudica pure la vittoria di Amici Speciali, uno spin-off dell’omonimo programma TV dedicato alla raccolta fondi a favore della Protezione Civile per fronteggiare l’emergenza pandemica da Covid-19. Irama ha ricevuto tantissimi premi tra i quali 30 dischi di platino e 3 d’oro e ha venduto quasi due milioni di copie. Il suo pubblico è prettamente femminile e di fascia giovane ma, ad esempio con Cuore di latta, ha saputo raccogliere consensi tra altre fasce d’età e conquistando pure diversi giornalisti della sala stampa sanremese. All’attivo il cantautore ha 3 album registrati in studio e 2 EP, ma negli ultimi anni è stato portavoce soprattutto di tormentoni estivi presentati in giro per l’Italia tra i Festival più noti. Alcuni degli ultimi brani più orecchiabili, e che ci hanno fatto ballate, sono: Nera (2018), Arrogante (2019), Melodia Proibita (2021).
Qualche curiosità su Irama? Il nome d’arte Irama arriva dall’anagramma del suo secondo nome, Maria. L’artista ha affermato di aver scritto la sua prima canzone a soli 7 anni, mentre segno distintivo del suo look sono i vistosi tatuaggi con serpenti. Altro segno caratteristico sono i suoi gioielli raffiguranti per lo più delle piume, simbolo portafortuna e a lui caro tanto che il primo EP si intitola proprio Plume, come anche parte del nome del suo profilo Instagram. Il timbro graffiante di Irama è più che riconoscibile e versatile, mentre musicalmente possiamo dire che i pezzi finora pubblicati siano una miscellanea di generi: basi per lo più trap, sonorità latine e reggaeton con pure sfumature pop.
Con queste premesse ci chiediamo quali caratteristiche avrà il suo brano sanremese Ovunque sarai: restiamo in attesa di ascoltarlo.
Canzone
Interprete: Irama
Brano: Ovunque sarai
Autori: di F. M. Fanti – G. Colonnelli – G. Nenna – F. M. Fanti – G. Nenna – P.M. Lombroni Capalbo – V. L. Faraone
Ed. Maira/Iris Flower/Thaurus Publishing/Epops Production – Muggiò (MB) – Milano – Minusio (TI)
Se sarai vento canterai
Se sarai acqua brillerai
Se sarai ciò che sarò
E se sarai tempo ti aspetterò per sempre
Se sarai luce scalderai
Se sarai luna ti vedrò
E se sarai qui non lo saprò
Ma se sei tu lo sentirò
Ovunque sarai
Ovunque sarò
In ogni gesto io ti cercherò
Se non ci sarai io lo capirò
E nel silenzio io ti ascolterò
Se sarò in terra mi alzerai
Se farà freddo brucerai
E lo so che mi puoi sentire
Dove ogni anima ha un colore
E ogni lacrima ha il tuo nome
Se tornerai qui, se mai, lo sai che
Io ti aspetterò
Ovunque sarai
Ovunque sarò
In ogni gesto io ti cercherò
Se non ci sarai io lo capirò
E nel silenzio io ti ascolterò
Io ti ascolterò
Se sarai vento canterai
Analisi del testo
Se pensavamo di avere già memorizzato tutto in rime facili e automatiche, e se pensavamo che a Sanremo avesse buona scuola l’automatismo orecchiabile ed ancora se avevamo abbandonato la speranza che la canzone d’autore…quella in pochi versi fuori rima- tornasse sul palco dell’Ariston… Saremo spiazzati, sconfessati proprio da Irama.
Inno al se ipotetico che apre mondi possibili? Di certo una ballata di questi tempi, un po’ disimpegnata e un po’ abbozzata. Come se per fare canzoni ci dovesse cogliere il tedio della scrittura.
Poca fantasia, tante rime scolastiche e nessuna trasgressione.
Una canzone che ci farà ben ripassare il tempo futuro come forma verbale dell’attesa e della possibilità. Ma qui a ben vedere sembra regnare di più il caos.
La sensazione è quella di un generatore automatico di parole che le mette in ordine e le accosta per assonanza.
Dov’è la poesia?
Se sarà arte…lo vedremo.