Categoria: Campioni
Il duo nato nel 2017, è composto da Fausto Zanardelli e Francesca Mesiano, si tratta della loro prima apparizione in assoluto al Festival di Sanremo. La partecipazione all’evento è sicuramente una delle più attese, il duo infatti incarna un nuovo trend musicale in grande ascesa, il new wave, uno stile estremamente personale che riesce a mescolare pop, funk e tanti altri generi musicali. La canzone Fiamme negli occhi è scritta a quattro mani con l’artista e paroliere Fausto Lama e la band California. Si tratta di un brano diverso dai solito portati all’evento più importante della musica italiana, fresco e disinvolto raccolto la capacità di una coppia che si ama di affrontare gli ostacoli insieme. Fausto e Francesca sono infatti una coppia anche nella vita reale e non solo sul palco. La loro relazione nasce nel 2016, entrambi fanno i commessi e dopo aver scoperto la passione comune per la musica decidono di inseguire i propri sogni partendo all’avventura. La loro musica è eclettica e alternativa, reinterpretano citazioni di grandi artisti della musica italiana, rendendole attuali, adatte a descrivere la vita delle nuove generazioni. Arte, cinema e letteratura si fondono nel primo successo musicale del duo Cosma_Cose, Hype Aura, un album tutto da scoprire che ha permesso al pubblico di conoscere la bravura di questi due artisti. Dopo la svolta del loro primo album, i due fidanzati hanno descritto i momenti salienti della loro vita insieme con sei brani che mostrano un climax, ovvero l’ascesa del duo musicale che verrà consacrata proprio a Sanremo. Musiche elettro- pop, ballate spaziali moderne e divertenti citazioni del passato rendono la loro partecipazione all’evento la più attesa di sempre. Il duo rappresenta il futuro della musica italiana, i testi sono poetici, raffinati e all’altezza della kermesse. L’innovazione sembra fare da padrona a questa 71esima edizione dell’evento musicale più atteso dell’anno.
Canzone
Interprete: COMA_COSE
Brano: FIAMME NEGLI OCCHI
Autori: Zanardelli – F. Mesiano – F. Dalè – C. Frigerio – F. Zanardelli
Ed. Warner Chappell Music Italiana – Sony Music Publishing (Italy)/Asian Fake – Milano
E ondeggio come fa una foglia
Anzi come la California
Metà sono una donna forte
Decisa come il vino buono
Metà una Venere di Milo
Che prova ad abbracciare un uomo
E anche se qui c’è troppa gente
Io me ne fotto degli altri
E te lo dico ugualmente
Resta qui ancora un minuto
Se l’inverno è soltanto un’estate
Che non ti ha conosciuto
E non sa come mi riduci
Hai le fiamme negli occhi ed infatti
Se mi guardi mi bruci
Quando ti sto vicino sento
Che a volte perdo il baricentro
Galleggio in una vasca piena di risentimento
E tu sei il tostapane che ci cade dentro
Grattugio le tue lacrime
Ci salerò la pasta
Ti mangio la malinconia
Così magari poi ti passa
Mentre ondeggi come fa una foglia
Anzi come la California
Resta qui ancora un minuto
Se l’inverno è soltanto un’estate
Che non ti ha conosciuto
E non sa come mi riduci
Hai le fiamme negli occhi ed infatti
Se mi guardi mi bruci
Resta qui e bruciami piano
Come il basilico al sole
Sopra un balcone italiano
Che non sa come mi riduci
Hai le fiamme negli occhi ed infatti
Se mi guardi mi bruci
Se mi guardi mi bruci
Se mi guardi mi bruci
Se mi guardi mi bruci
Mi bruci
Mi bruci
Se mi guardi senti.
Analisi del testo
Una sfida irriverente quella di Fiamme negli occhi. Perché la canzone parla di una storia semplice, di amore che brucia come basilico al sole.
Il testo centrifuga la vita in un distillato di dolce e salato, stagioni e promesse.
Ti mangio la malinconia- Così magari poi ti passa
Una sfida perché il testo non pretende, non ambisce ad andare oltre. Ma vuole restare, affondare nel giorno più banale e assurdo.
Resta qui e bruciami piano- Come il basilico al sole- Sopra un balcone italiano
La struttura è semplice e orecchiabile, non tradisce le attese.
Se mi guardi mi bruci- Mi bruci- Mi bruci- Se mi guardi senti.
Uno stile moderno e molto aderente al contesto in cui si muove. Onirico e talvolta sconnesso ma sempre lineare.
Vedremo nel tempo come queste parole si trasformeranno in altro.
Forse in lampi di paradossi contemporanei.
E tu sei il tostapane che ci cade dentro- Grattugio le tue lacrime- Ci salerò la pasta