Partirà l’estate con il dedicato Sanremo-SummerFest?

24 Feb 2021 | Città della musica, Festival in Italia

L’iniziativa del nostro giornale Festivalnews che un mese fa lanciava l’idea.

Di Illy Masper

SANREMO. È cronaca di questa settimana che in una riunione collettiva tra il Comune della Città della musica, amministratori pubblici, associazioni di categoria, organizzatori romani e Rai, si sia proposto una sorta di Festival estivo per cercare di recuperare una parte del perduto durante il Festival della Canzone che sta per iniziare con belle speranze anche sanitarie. Proprio dalle pagine di questo giornale, un mese fa, abbiamo lanciato l’idea, in piena autonomia, di un Sanremo SummerFest, manifestazione estiva dedicata alla canzone e a Sanremo. Sarà una coincidenza, sarà il caso, …?

Da parte nostra possiamo garantire che l’idea è nata da 3 persone (due editori e un ideatore di eventi) sedute in ufficio mentre si pensava a cosa fare per il Festival 71 con questi continui cambiamenti. Una battuta, una risata e un’idea… però non sarebbe mica male!

Forse che il Sindaco Alberto Biancheri, troppo preso da grattacapi e impegni, abbia dimenticato chi l’aveva presentata in anticipo? Un Festival che uno dei presenti, Lucio Presta, manager del buon Amadeus (presente anche lui) parlava di un appuntamento estivo quindi il riferimento ad un probabile Festival ripetuto in qualche modo, lo avrebbe certamente interessato. Sanremo tuttavia, forse, non sa che un Presta non si presta a fare favori a questa santa e bella città dei fiori, se non ha il suo opportuno tornaconto personale. Per cui molto bene un Festival, ovviamente, ma chi lo paga? E qui sorge il consueto problema: questa iniziativa eventualmente la porta avanti la Rai, per cui se la sostiene totalmente, Presta compreso, oppure l’ente televisivo lo vorrà scaricare sulle spalle di una Sanremo che deve pagarselo con fondi che non ha? Al caro Presta che, con il suo fido scudiero Gian Marco Mazzi si sarebbe dato disponibile ad organizzare il tutto, poco importa, purché lui abbia la garanzia di chi sborserà i quattrini.

Alla comunità sanremese eventualmente resterebbe il cruccio di capire se è in grado di valutare anche delle idee locali, anche nei dettagli, oppure continuare a trascurarle con il vano vezzo di potersi lamentare domani. E non sarebbe comunque la prima volta e poi ricordiamo all’italico stivale che non esiste solo la tivvù dello Stato romano.

Da parte di chi scrive la più ampia disponibilità al dialogo e alle collaborazioni, sempre che siano ben accette…

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