di Illy Masper
SANREMO. Vista l’importanza del momento, torniamo ad occuparci per un momento di politica amministrativa, soprattutto per la “capitale” del turismo della Provincia di Imperia, la città dei fiori. Il prossimo 26 maggio Sanremo e moti altri paesi e cittadine dell’interland saranno chiamate a dare il proprio responso elettorale in forza di una campagna che si sta dimostrando molto agguerrita, confusa e piena di colpi bassi. La città dei fiori è in fibrillazione e non vi è quartiere che non si senta coinvolto al punto che i Point dei partiti e delle Liste più rappresentative sono affollati di amici e parenti di questo o quel candidato. Riunioni, assemblee, aperitivi, cene, sono all’ordine del giorno, e i due candidati più interessati, da una parte l’attuale Sindaco Alberto Biancheri, e dall’altra Sergio Tommasini, si affrontano, ma a debita distanza, chi con motivazioni realistiche, chi con fantasie, ma anche con qualche spunto interessante. Tutte le altre Liste d’appoggio, e non, si stanno invece preparando ad affrontare quello che sembra essere il risultato finale: di vedere al ballottaggio i due interpreti principali: Biancheri e Tommasini, appunto. Poi c’è anche chi si affida alle società milanesi di sondaggi per avere, minuto per minuto, la situazione sotto controllo e questo serve ai vari “concorrenti” per capire come muoversi da qui alla data fatidica. Quello che si aspettano i cittadini e non soltanto, quelli di Sanremo, invece è che i risultati finali diano poi concretezza ai programmi suggeriti durante la campagna, che non restino cioè parole al vento come spesso accade. Per Sanremo il discorso è ancora un altro. Negli ultimi cinque anni quest’amministrazione qualcosa di buono l’ha fatto, tenuto conto che la Giunta in carica è composta da uomini e donne di schieramenti molto diversi con qualche, più o meno, indipendente, quindi non è stato facile portare a termine il mandato con queste condizioni. Cosa che, lo stesso Biancheri, sta fortemente valutando, per non correre poi il rischio, in caso di rielezione, di inopportuni cambiamenti in corso d’opera, come è successo nel recente passato. Alcuni dei suoi programmi non sono arrivati alla conclusione, anche per queste ragioni, oltre a certe scelte poco opportune, per cui il Sindaco sta cercando di porre in essere uomini e donne, non dando priorità agli interessi dei partiti d’appartenenza, ma valutando quali siano stati i meriti dei singoli: ergo, punta alla qualità del candidato e cerca di creare la sua Lista Civica che abbia più senso pratico che non quello partitico. Tommasini, da parte sua, è legato a schieramenti ben identificabili che sono di Centro-Destra, quindi deve cercare di comporre la sua Lista con uomini e donne decisamente schierati. E non è certo un momento molto favorevole per fare questi discorsi che sono molto partitici e poco pratici. A livello nazionale è dimostrato dal fatto che, chi va avanti, sono piuttosto i Giallo-Verdi che non tutti gli altri. Ma è anche vero che la Provincia di Imperia, ed in particolare Sanremo, sono tutt’altra cosa e quasi mai i risultati finali hanno a che fare con ciò che accade a livello nazionale, perché “Sanremo è Sanremo” dice Pippo Baudo. Quindi localmente la battaglia è ancora tutta da giocare, ma ciò che conta e capire da che parte stanno i risultati fin qui acquisiti.