Negli anni d’oro dei primi Festival del periodo 1953 (prima edizione), il problema dei biglietti per vedere la manifestazione non esisteva perché l’evento si teneva nel Salone delle Feste della casa da gioco e chi vi poteva accedere doveva forzatamente partecipare al Dinne Gala con costi che oggi si avvicinerebbero ai 500 Euro a testa. Una vera follia che però aveva il senso giusto, per il Casino, ovviamente: far accedere i clienti, dopo il Gala, alle sale da gioco “gratuitamente”. Dopo alcuni anni però la direzione del Casino, viste le richieste, abolisce il Dinner per fare più posti a sedere per i clienti che volevano assistere al Festival che cominciava ad interessare molto più pubblico che arrivava appositamente nella città dei fiori per assistere al Festival da vicino. Negli anni a seguire, poi, l’evento canoro non si tenne più all’interno del Casino e viene spostato al Teatro Ariston perché teneva, e tiene tutt’ora, circa 1800 posti. Da allora, comunque, per entrare all’Ariston ci voleva, e ci vuole ancora, qualcuno addentro che ti dia una mano per prenotare i posti perché sono sempre introvabili. Ovvero a trovarli facilmente sono i politici, i bagarini che poi li rivendono a due o anche 5 volte (soprattutto l’ultima sera) di fronte al teatro, negli alberghi e, naturalmente, la Rai che li usava, e li usa ancora oggi, a proprio servizio. Negli anni 80, per ovviare a questo fenomeno dei biglietti introvabili, il Comune fà l’esperimento di spostare il Festival al Mercato dei Fiori in Valle Armea con una capienza che toccava 3000 posti a sedere. Ebbene ne rimasero, inspiegabilmente, vuoti quasi mille. E così, per la felicità del “boss” Walter Vacchino titolare di tutti i cinema e teatri di Sanremo, il Festival tornò all’Ariston. Oggi i tempi sono molto cambiati, tanti turisti italiani non vengono più per il periodo del Festival, ma sono cresciuti invece i giornalisti, quasi mille, e qualche straniero che ne ha sentito parlare al suo Paese. Ciò nonostante i biglietti rimangono ancora introvabili e siccome l’evento è diventato molto televisivo, il consiglio che ci sentiamo di dare è di starsene tranquillamente in poltrona a godersi la tv di Carlo Conti e poi, se mai, uscire dopo per vivere la notte nella movimentata e gratuita Movida di Piazza Bresca: uno sballo sanremese, al di là del Festival…
Maria Sole Ferrero